Chi di noi non ha almeno una volta sofferto di maldigestione? Pesantezza, gonfiore, sonnolenza dopo i pasti... Spesso la mente corre subito allo stomaco. Ma la realtà è ben più complessa. La maldigestione può avere origine non solo dallo stomaco, ma anche dall’intestino – e in particolare da uno squilibrio del microbiota intestinale. In questo articolo esploriamo come il glutine, gli additivi alimentari e una condizione chiamata SIBO possano contribuire ai disturbi digestivi, e cosa possiamo fare, in modo consapevole, per prevenirli o risolverli. Disturbi digestivi: solo questione di stomaco?Nel sentire comune, lo stomaco è il “colpevole” numero uno dei disturbi digestivi. Tuttavia, la scienza ha dimostrato che la digestione è un processo complesso che coinvolge tutto il tratto gastrointestinale – e quando qualcosa non va, anche l’intestino tenue o il crasso possono essere responsabili. In particolare, il microbiota intestinale, l’insieme di miliardi di batteri che vivono nel nostro intestino, gioca un ruolo fondamentale. Secondo uno studio condotto da Human Highway per Assosalute, il 65% degli italiani soffre di disturbi gastrointestinali, e nel 50% dei casi si manifestano più sintomi contemporaneamente: gonfiore, acidità, crampi, irregolarità intestinale. Le cause principali? Stress, cattive abitudini alimentari e disinformazione. Sensibilità al glutine: cosa succede quando non lo digerisci beneIl glutine è una proteina contenuta in cereali come grano, orzo e segale. Non è un problema solo per i celiaci: anche chi non ha ricevuto una diagnosi di celiachia può sperimentare fastidi dopo aver consumato alimenti contenenti glutine, soprattutto se si parla di glutine aggiunto. Nei prodotti industriali (come pizza, pane confezionato o snack), il glutine viene aggiunto per migliorare la consistenza o aumentare la forza della farina, ma questo non è indicato in etichetta come quantità. E non tutti riescono a tollerare quantità eccessive: chi è più sensibile può accusare anche gonfiore, crampi o stanchezza. Anche se una dieta priva di glutine viene spesso sconsigliata se non in presenza di effettiva necessità, è importante sapere che gli pseudo-cereali e i cereali naturalmente privi di glutine, come quinoa, teff, grano saraceno, sorgo, miglio e avena certificata GF godono di potenti proprietà nutritive alla pari del frumento (a volte anche superiori). Una dieta aglutinata, ma povera di nutrienti, come potrebbe essere quella proveniente esclusivamente da alimenti processati, potrebbe invece, effettivamente, portare a possibili scompensi nutrizionali. Additivi alimentari: effetto cocktail sul microbiotaConservanti, coloranti, emulsionanti, dolcificanti: sono gli invisibili della nostra spesa quotidiana. Gli additivi sono spesso presenti anche in alimenti apparentemente “sani”, eppure possono alterare l’equilibrio del nostro microbiota. Il problema? Gli additivi vengono testati singolarmente per la tossicità, ma non per il loro effetto combinato sul microbiota. E noi li consumiamo insieme, ogni giorno. Alcuni studi suggeriscono che le miscele di additivi possono favorire disbiosi intestinali, con conseguenti problemi digestivi e infiammatori. Scegliere alimenti freschi, semplici e con pochi ingredienti è il primo passo. Per esempio, meglio uno yogurt greco naturale rispetto a uno “high protein” pieno di emulsionanti e dolcificanti, se la quantità di proteine è la stessa. SIBO: la crescita batterica che manda in tilt la digestioneLa SIBO (Small Intestinal Bacterial Overgrowth) è una condizione in cui i batteri normalmente presenti in piccole quantità nell’intestino tenue crescono in modo eccessivo. Questo altera i processi digestivi, provoca fermentazioni anomale e malassorbimento di nutrienti. Sintomi più comuni di SIBO:
Tra le cause troviamo:
SIBO può essere fermentativa o putrefattiva: nel primo caso è favorita da un eccesso di carboidrati fermentabili, nel secondo da una dieta troppo ricca di proteine. Ribilanciare i macronutrienti, sostenere la motilità e ripristinare il microbiota è quindi essenziale. Negli ultimi anni, è emerso un filo conduttore tra glutine, additivi e SIBO: tutti possono alterare l’equilibrio del microbiota e la funzionalità intestinale, predisponendo a fermentazioni anomale, infiammazioni e disagi persistenti.
sei strategie pratiche per affrontare la maldigestioneTrascurare i sintomi della Maldigestione non è consigliabile, ma è molto importante valutare insieme al medico le strategie per una diagnosi certa e una terapia mirata. Possiamo inoltre applicare alcune piccole strategie utili per aiutare il miglioramento dei sintomi e del malessere 1. Sperimenta con cereali naturalmente senza glutine Se pensi che il glutine sia uno tra i sospettati della maldigestione, potresti ridurre la sua presenza nella tua dieta privilegiando cereali senza glutine al naturale come teff, quinoa, grano saraceno, amaranto, sorgo, miglio, ricchi di fibre, polifenoli e nutrienti, evitando mix senza glutine industriali pieni di amidi e additivi. 2. Riduci l’esposizione ad additivi Scegli cibi con etichette corte e ingredienti riconoscibili. Meglio un pane fatto in casa con lievito madre che uno confezionato ricco di emulsionanti e sale. 3. Favorisci la motilità intestinale Radicchio, melanzane, cavolo riccio, avocado, noci, e tisane calde digestive (menta, anice, zenzero) aiutano a prevenire la stagnazione e migliorano la digestione. 4. Integra prebiotici e probiotici naturali Alimenti fermentati non pastorizzati come crauti, kombucha, yogurt artigianale aiutano il microbiota a riequilibrarsi. 5. Segui (temporaneamente) una dieta low-FODMAP Elimina per qualche settimana sotto controllo di un professionista dell'alimentazione, alimenti ad alta fermentazione come aglio, cipolla, legumi, pere, mele. Reintroducili gradualmente osservando i sintomi. 6. Prova i rimedi naturali sotto supervisione
digestione e benessere cominciano nel piattoLa maldigestione non è mai un semplice disturbo passeggero. Spesso è il segnale di uno squilibrio più profondo, che coinvolge alimentazione, stile di vita e salute del microbiota. Prendersene cura significa scegliere in modo consapevole ogni giorno: fare la spesa con attenzione, leggere le etichette, ridurre i cibi industriali e ascoltare il proprio corpo. Con piccoli cambiamenti possiamo ottenere grandi risultati: meno gonfiore, più energia, digestione più leggera e... un umore migliore. Perché, lo sappiamo: intestino e cervello parlano continuamente tra loro. Ti potrebbe interessare anche...Fonti:
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