Mangiare e bere sono alla base della sopravvivenza umana. Senza le due cose insieme non sarebbe possibile vivere. Questo è sicuramente testato e provato scientificamente. Il cibo è quindi un elemento fondamentale. Non abbiamo scelto di mangiare, ma dobbiamo farlo. Non resta che farlo bene. Cosa mi ha spinto dunque a fare la mia scelta intorno all'alimentazione.....? Nella vita mi sono trovata molto spesso a dover fare delle scelte.
Scelte a livello familiare, lavorativo, personale ecc. E tutte le mie scelte mi hanno in qualche modo condizionato o deviato il percorso di vita, a volte in modo decisivo, altre in modo migliorativo. Altre volte ancora le mie scelte mi hanno aiutato a farne delle altre così da scrivere sempre giorno per giorno la mia vita. Senza subirla passivamente e senza rimproverarle nulla che non sia stato veramente voluto da me in prima persona. Penso infatti che il modo migliore per vivere la vita sia proprio quello di non subirla, ma di disegnarla e modellarla in base alle nostre esigenze ed esperienze personali e familiari. Una delle scelte importanti che ho fatto negli ultimi anni, è proprio quella della consapevolezza e della piena conoscenza di tutto ciò che metto in tavola. Conoscenza e consapevolezza di ciò che ci fa bene e ciò che invece ci può far male. Tale tipo di studio nasce anche dal senso di grande responsabilità nei confronti della mia famiglia, di cui sono, in prima persona, responsabile dal punto di vista culinario.... Ancor prima di sapere di essere allergica al glutine, ho scoperto di come a lungo andare molti alimenti sfavorevoli possono scatenare stati di infiammazione nel nostro organismo e di come invece si attivi uno stato di sano equilibrio e benessere nella parziale eliminazione degli stessi e di un loro bilanciamento. Dal 2006 soffrivo di una serie di disturbi cronici di cui nessun medico era in grado di trovare delle risposte certe o delle soluzioni efficaci. Partendo da una sindrome del colon irritabile arrivando a gonfiori addominali, irritabilità, spossatezza, stanchezza cronica, dolori articolari e via così. Disturbi che si aggiungevano gli uni agli altri in una sorta di circolo vizioso di cui non vedevo mai la fine. Mi sono così imbattuta per puro caso in un libro che parlava appunto della dieta a Zona e del bilanciamento dei cibi e di tutti i benefici che prometteva tale stile di vita. Cosa avevo da perdere?? Ho così iniziato il mio percorso " di vita" incuriosita e speranzosa di ritrovare quel benessere che stavo piano piano dimenticando. A distanza di poche settimane già potevo apprezzare la scomparsa di alcuni disturbi allo stomaco, poi la scomparsa di quella sonnolenza dopo ogni pasto e il miglioramento del sonno e via di seguito fino a raggiungere in pochi mesi anche il mio peso forma ideale tornando a riallacciare pantaloni dimenticati nell'armadio da secoli. A distanza di anni, oggi posso concedermi il lusso di tirare fuori la bilancia dal cassetto in rari casi, riuscendo a mantenere comunque un giusto equilibrio a tavola. L'esperienza e la costanza mi hanno portata a conoscere e riconoscere gli effetti del cibo valutandone di volta in volta le quantità e gli abbinamenti mantenendo sempre però i principi fondamentali della Zona. Il mio continuo studio e gli approfondimenti mi portano giorno per giorno a conoscere sempre di più e sempre meglio ogni tipo di accostamento e di come " bilanciare" eventuali piatti particolarmente calorici e/o rendendoli accessibili. La conoscenza dell'Indice Glicemico di ogni alimento mi porta a sapere in anticipo cosa acquistare al supermercato e cosa invece evitare assolutamente. Penso che ognuno di noi possa trovare il giusto beneficio e il giusto equilibrio con costanza, determinazione e anche un po' di sacrificio (soprattutto nelle prime fasi), per ritrovarsi poi liberi di concedersi qualche "lusso" senza stravolgere troppo il grande equilibrio conquistato. Non è necessario passare ore e ore davanti ai fornelli per portare a tavola del buon cibo, anzi e questo piatto ne è un esempio. Provare per credere: Petto di tacchino con asparagi e semi di girasole I commenti sono chiusi.
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