Li chiamano "I celiaci per moda". Sembrano essere 6 milioni le persone che acquistano regolarmente alimenti senza glutine e che fanno, haimé, crescere il mercato del gluten free, quando i probabili celiaci sono appena un 1% della popolazione italiana (600.000), ma solo 190.000 sono i diagnosticati. L'allarme che viene lanciato da fantasiosi studi è che l'alimentazione senza glutine priva le persone cosiddette normali, di numerosi nutrienti e le espone a rischi notevoli per la salute!!!! Però possono tranquillamente rimpinzarsi di nutella che contiene Olio di Palma! ATTENZIONE!!! Consumare alimenti senza glutine solo se malati! Questo il sottotitolo di un articolo di Repubblica del 10 maggio 2017. Al pensiero che una persona celiaca sia categorizzata come ad un malato, mi viene la pelle d'oca, ma se pensiamo che mangiare senza glutine fa bene a chi è celiaco e male a chi non lo è, mi fa sicuramente riflettere. Riflettiamo insieme??? cibi senza glutine, consumare solo se malati...Il mondo della celiachia e della gluten sensitivity, purtroppo è ancora in evoluzione, e mentre sulla celiachia la scienza e la medicina hanno raggiunto discreti risultati, per quanto riguarda la sensibilità al glutine, a mio avviso, siamo ancora in alto mare (senza braccioli....). In un Comunicato Ufficiale del Prof. Umberto Volta (Presidente CSN-AIC) sulla Gluten Sensitivity e sullo studio sulla evidenza scientifica della differenza fra Celiachia e Gluten Sensitivity (Sapone A, BMC Medicine 2011, 9:23, si legge: "La “Gluten Sensitivity” si caratterizza sul piano clinico per una sintomatologia, che si manifesta in seguito all’assunzione di glutine, caratterizzata da sintomi gastrointestinali (meteorismo, dolori addominali, diarrea o stipsi o alvo alterno) ed extraintestinali (sonnolenza, difficoltà di concentrazione, annebbiamento mentale, cefalea, artromialgie, parestesie degli arti, rash cutanei tipo eczema, depressione, anemia, stanchezza cronica). Tale quadro clinico va in remissione con l’eliminazione del glutine dalla dieta. La risposta alla sottrazione del glutine è in genere rapida e porta ad un significativo miglioramento clinico nel giro di pochi giorni. Tale condizione è estremamente frequente nella popolazione generale e sulla base degli studi finora pubblicati e della esperienza personale presso il Centro per la Diagnosi di Celiachia presso il Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna, di cui sono responsabile, è circa 6 volte più frequente della celiachia. In pratica si può affermare con buona approssimazione che, se il numero di celiaci attesi in Italia è di circa 500.000 unità, i pazienti con Gluten Sensitivity sono almeno 3 milioni" mangiare senza glutine fa male a tuttiPerché mai allora dovremmo pensare che i 6 milioni di persone che acquistano prodotti senza glutine non ne abbiano una reale necessità, o comunque, dopo che il proprio medico abbia escluso una celiachia, non sospettino una sensibilità al glutine? Il problema reale di cui si sta parlando è rivolto alla eccessiva crescita del mercato gluten free o al fatto che gli alimenti in questione fanno più male dei tradizionali? Perché se il punto vero è il secondo, allora dovrebbero fare male a tutti, anche ai celiaci. Gli alimenti preconfezionati per celiaci contengono una serie di ingredienti, additivi, addensanti e zuccheri e grassi necessari per una corretta conservazione e per ottenere consistenze e lievitazioni simili ai prodotti tradizionali (mi riferisco in special modo ai prodotti da forno come biscotti, merendine, pane o fette biscottate). E' vero inoltre che le farine utilizzate sono tendenzialmente di riso e mais con aggiunta di amidi sempre di riso e di mais che hanno un Indice glicemico molto alto e che quindi possono contribuire a favorire l'aumento di peso, resistenza insulinica, diabete e malattie metaboliche in generale. La natura però non è così abile da scegliere chi subirà questo triste destino...Celiaco no, non celiaco si!! Tutti coloro che consumano alimenti ad alto indice glicemico e ricchi in grassi e zuccheri, indistintamente sono sottoposti a questo rischio! Che fare dunque? Chi è celiaco deve accettare il triste rischio di sviluppare il diabete malattie metaboliche perché è "malato" oppure può scegliere in modo consapevole quale deve essere l'atteggiamento più corretto per vivere a lungo e in salute pur avendo una difficoltà oggettiva? il vantaggio di essere celiaco o senzibile al glutineChi di voi si è mai sentito un privilegiato? Non dover mangiare pizza, pane, pasta o brioche.... Tutti alimenti che, in qualche modo sono i più incriminati dal mondo scientifico in quanto altamente pro-infiammatori: Troppo raffinati, troppo ricchi di grassi ( anche idrogenati e saturi), ricchissimi di zuccheri e poveri di nutrienti. Perché dobbiamo ostinarci a consumare prodotti industriali preconfezionati improponibili anche nell'aspetto, pur di sentirci "normali"? L'industria alimentare sta facendo un lavoro grandioso nel tentare di migliorare le qualità nutritive degli alimenti senza glutine arricchendoli di fibre, diminuendone zuccheri o selezionando grassi migliori. C'è ancora però, tanta strada da fare, e noi consumatori dobbiamo indicargli quella giusta. Siamo noi che facciamo il mercato! Scegliamo gli alimenti ricchi di fibre, con meno zuccheri e grassi. Favoriremo la nostra salute e daremo le giuste indicazioni alle industrie che si vedranno costrette a rendere i loro prodotti più SANI. Dedico solo poche righe nell'evidenziare che, utilizzando i giusti cereali alternativi, i rischi di carenze nutrizionali sono bassissimi. Sto facendo un'analisi sui valori nutrizionali di farine tradizionali verso quelle degli pseudo-cereali senza glutine e al momento i risultati sono sorprendenti! cereali a confronto con e senza glutineSe osservate la tabella quì in basso, ho inserito una serie di cereali e pseudocereali con glutine e senza glutine. quelli evidenziati in giallo sono i peggiori in contenuto di fibre, minerali, proteine. Gli pseudo-cereali senza glutine, come potete notare, a me sembrano assolutamente equivalenti ad una farina di frumento integrale, voi che ne dite?? Allora di quali carenze stiamo parlando?? Mangiare gluten free in modo naturaleMangiare Gluten free in modo naturale è più semplice di quanto possa sembrare. Se ad ogni pasto consumiamo 1 frutto con 100/120 gr di proteine ( pollo, tacchino, pesce, ma anche uova e formaggio o legumi) con almeno 200 -250 gr di verdure cotte o crude, il tutto condito con un cucchiaio di olio extravergine di oliva e poco sale iodato, saremo certi di aver introdotto tutti i macronutrienti necessari, le fibre e i grassi buoni nelle giuste quantità proprio come consigliano le raccomandazioni nutrizionali dell' OMS e dell'istituto nazionale della nutrizione, garantendoci anche il giusto apporto calorico. Provare per credere. Ma se vogliamo anche aggiungere un pezzetto di pane, ecco una proposta veramente facile e salutare. Pane integrale senza glutineTi potrebbe interessare anche...Fonti:
http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2017/05/10/news/il_boom_dei_celiaci_per_moda_sei_milioni_di_italiani_consumano_cibo_per_intolleranti_senza_esserlo-165078615/ http://www.ilgiornale.it/news/cronache/celiaci-moda-6-milioni-italiani-usano-prodotti-no-glutine-1395383.html#/dataComunali/real-time/1 http://www.celiachia.it/public/bo/upload/comunicazione%5Cdocumenti/GSCommento.pdf http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=108&area=Vivi_sano
Complimenti per questa bella riflessione!
La salute nel blog
15/6/2017 00:02:00
Grazie Anastasia😉 I commenti sono chiusi.
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