Il veganesimo è una filosofia e un modo di vivere che cerca di escludere, per quanto possibile e praticabile, ogni forma di sfruttamento e crudeltà verso gli animali per cibo, vestiti o qualsiasi altro scopo; e per estensione, promuove lo sviluppo e uso di alternative non animali a beneficio degli animali, dell'uomo e dell'ambiente. In termini dietetici denota la pratica di rinunciare a tutti i prodotti derivati in tutto o in parte da animali. Questa è la definizione che la Vegan Society ha dato al veganesimo fondato in Inghilterra nel 1944. In questo articolo esaminiamo gli enormi cambiamenti che da allora sono avvenuti e come essi influenzino le nostre scelte alimentari cosa vuol dire essere veganiEssere vegani è una scelta di vita, alimentare e non. E' vegano colei o colui che segue una dieta a base vegetale, che evita tutti i cibi di origine animale come carne pesce, crostacei insetti, latticini e uova. Essere vegani ha sempre significato inoltre rifiutare tutti quei derivati di origine animale o tutti quei prodotti testati su animali. No quindi a lana, miele, alcuni tipi di coloranti, medicinali testati su animali ecc. Oltre ad evitare materiali di origine animale e prodotti testati su animali, i vegani rifiutano ogni forma di utilizzo degli animali a scopo di intrattenimento. Qualcosa sta però cambiando radicalmente l'impronta "naturale" del veganesimo che si ta dirigendo sempre più verso un mero prodotto industriale... linee guida veganeFino a qualche anno fa, in Italia non esistevano Linee Guida dedicate ad una alimentazione vegetariana e vegana. Solo la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana è riuscita nell'ardua impresa di adeguare il piatto Veg alle Linee Guida Nazionali rispettando così le indicazioni per una sana alimentazione anche nei vegani e vegetariani. Le prime linee guida vegane sono nate in Inghilterra. Possiamo vedere i due piatti veg, quello italiano (foto n°1) e quello inglese (foto n°2) Come bilanciare un piatto Veg, lo abbiamo abbondantemente raccontato in un articolo dedicato che consiglio di andare a leggere per poter meglio interpretare i due piatti proposti. Sono quindi ammessi, nell'alimentazione vegana, cereali, verdura, frutta, grassi buoni, frutta secca e cibi proteici vegetali (legumi e soia principalmente). Non è vero che mangiare vegano è semplice! Mangiare vegano e bilanciato è piuttosto complesso e richiede molto tempo in cucina. Con un po' di pazienza, informazione e organizzazione, è comunque possibile! Quanto tempo dedicare alla cucina veganaQuanto tempo occorre per preparare un pasto vegano? Molto dipende dalla nostra abilità nel riconoscere gli alimenti giusti e di saperli cuocere risparmiando tempo, ottimizzando le procedure e pianificando i pasti con largo anticipo. Per esempio, se decidiamo di preparare una ribollita, avremo bisogno di cuocere i legumi (che vanno messi in ammollo la sera prima), tagliare e lavare le verdure cuocendole seguendo un determinato ordine. Occorre lasciare riposare e poi riportare in cottura... Una preparazione che potrebbe avere inizio persino uno o due giorni prima. Anche utilizzando legumi in scatola precotti, in alcuni casi i tempi di preparazione non sono poi così brevi. Se infatti volessimo preparare dei fac-Burger o delle polpettine di ceci, vegane con legumi in scatola, riso e frutta secca, dovremmo comunque prevedere di cuocere il riso, scolarlo, tritare tutto in un robot da cucina, dare forma all'impasto e cuocere il tutto. Mediamente per preparare un pasto veg occorre almeno un'ora e il più delle volte non abbiamo tutto questo tempo a disposizione. Che fare dunque? Rinunciamo al piatto veg, acquistando un pollo cotto al supermercato sperando di non incontrare nessun dottore che ci faccia sentire in colpa di questo, oppure cediamo alla tentazione dei prodotti vegani già pronti? Ce ne sono veramente di tutti i tipi e di tutte le misure... Andiamo a dare un'occhiata più da vicino!! Vegano e industria alimentareTendenzialmente non ho pregiudizi verso le industrie alimentari. Nonostante io sia una persona molto attenta a cosa compro e molto selettiva, penso che ognuno di noi può essere in grado di guidare il mercato facendo scelte consapevoli acquistando solo i prodotti più salutari. Solo a quel punto,attraverso una selezione naturale, il mercato dei junk food potrà avere la peggio. Negli ultimi dieci anni, abbiamo assistito ad un vertiginoso aumento delle vendite di prodotti vegani sugli scaffali della grande e piccola distribuzione nonostante, in Italia, si stimi che solo il 2% della popolazione sia vegana. Si spazia dai finti formaggi, ai finti burger, al finto tonno o anche finti salumi, per un giro di affari multimiliardario. Non domandiamoci ora del perché un vegano debba desiderare un finto alimento che ricordi quello animale, ma domandiamoci come scegliere quello migliore per noi, considerando il fatto che è dimostrato che possono salvarci molti pranzi o cene. Proprio in virtù di questa enorme praticità, è però doveroso dedicare qualche minuto di attenzione in più prima del loro acquisto. Ecco cosa dobbiamo guardare: Formaggi veganiI finti formaggi vegani sono generalmente un agglomerato di addensanti, emulsionanti, acidificanti, amidi e grassi (olio di cocco, frutta secca, olio di oliva). A volte sono addizionati di vitamina B12. Sono inoltre il più delle volte troppo ricchi di sale, anche più di 5gr su 100gr di prodotto!! I grassi, nei simil formaggi vegani, occupano un posto in prima fila con circa il 20-50% e possono essere anche tutti saturi. Il contenuto proteico è spesso molto basso. Si va da un 2-3% (raramente 5-6%) fino allo 0% Nutrizionalmente parlando, mi sento di considerare questi simil formaggi come una fonte di grassi e non una fonte proteica. burger veganiCome non parlare dei simil burger vegani e dei loro ingredienti. Non parliamo di quelli fatti in casa, ma di quelli che ci farebbero risparmiare tempo in cucina. Per restringere un po' l'immenso campo del mondo del veg-Burger, ho cercato di confrontare quelli Bio, e prodotti in Italia. Ho preso in considerazione i top del momento:
Gli ingredienti principali sono la soia nelle sue varianti (tofu, soia fagiolo, proteine di soia), ma anche proteine del frumento (glutine), proteine di piselli e legumi. Agli ingredienti si aggiungono stabilizzanti, esaltatori di sapidità, emulsionanti, antiossidanti, aceto di alcool, aromi. Altri ingredienti dei burger vegani sono borbabietola, peperoni, melanzane, rapa rossa, tamari, amido di tapioca, cipolla, fibre vegetali, amidi, farine di vario genere e grassi. Anche quì il contenuto di sale dei burger vegani è tendenzialmente alto. In alcuni casi superiamo i 2gr di sale su 100gr di prodotto. Solo NaturaSì ha un contenuto di sale 0,55gr su 100gr. Bravi! gli additivi vegani, sono salutari?Numerose ricerche inerenti l'effetto degli additivi sul microbioma intestinale, sembrano dimostrare che alcuni additivi alimentari utilizzati per addensare o emulsionare, colorare o conservare alimenti consumati quotidianamente, possano favorire infiammazione intestinale e cancro al colon retto. I sette additivi più utilizzati nei prodotti processati o ultraprocessati sono:
I 7 additivi più utilizzati al mondo inducono o sono associati ad un aumento della permeabilità intestinale con conseguente aumento delle malattie autoimmuni, allergiche e tumorali ConclusioniLa scelta vegana, o vegetariana, va' supportata e incoraggiata senza ombra di dubbio. La riduzione del consumo di carne è altresì raccomandabile e, come suggeriscono le raccomandazioni mondiali, è bene non superare le quantità raccomandate. E' oltremodo etico e onesto mettere in guardia tutti coloro che approcciano uno stile vegano, ispirando le consumatrici e i consumatori verso una maggior conoscenza e consapevolezza di ciò che portano in tavola. Non basta dire loro che per salvare il pianeta, protegge gli animali e vivere in salute è sufficente mangiare vegano, perché c'è Vegano e Vegano! Non necessariamente ciò che viene detto Vegano è salutare per definizione. Leggere attentamente gli ingredienti e i valori nutrizionali puo' davvero proteggere la nostra salute e quella dei nostri cari. Di fronte ad una lista infinita di ingredienti poco familiari, è giusto valutare una scelta responsabile e tra i due mali, scegliere sempre quello minore... Se Non sai da dove iniziare...Bibliografia:
Ascolta la tua pancia di Gabriele Prinzi e Livia Emma Fonti: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1568997215000245?via%3Dihub https://www.internazionale.it/notizie/marina-forti/2021/02/01/mercato-vegano-italia https://www.vegansociety.com/resources/nutrition-and-health/nutrients/protein https://www.veganobio.it/ https://fattoriadellamandorla.it https://www.naturasi.it/prodotti/burger-plant-based-piu-bene-5354?utm_campaign=FreeListing_Horizontal&utm_destination=Naturasi&utm_source=GoogleShopping&utm_source_platform=GoogleMerchant&utm_medium=shopping&utm_marketing_tactic=Prospecting&sly_id=HldLCKTZ-v32HO7Il9-Ni&srsltid=AR57-fCR21zVIfSpsYSMJpPq0rl1ugOPyE8nOQ88rutTRbvhuGoUwzF4CTw https://www.findus.it/la-nostra-gamma/nostri-marchi/green-cuisine/burger-vegetali#3 https://www.vegamo.it/prodotti/fresh-burger/
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