Cos'è l'inulina e perché è così importante la sua presenza nei prodotti aglutinati? Cosa suggeriscono gli studi scientifici più recenti sulla sicurezza nutrizionale dell'inulina? Quando siamo in procinto di acquistare un prodotto da forno specificatamente formulato per celiaci, la prima cosa che facciamo, o che dovremmo fare, è osservare la lista degli ingredienti e i valori nutrizionali di quell'alimento. Da qualche tempo fra gli ingredienti più comuni come farina di riso, di mais, amidi, zuccheri e grassi, iniziano a comparire ingredienti nuovi e funzionali come le fibre alimentari; inulina; beta glucani; fibre vegetali, psiliium ecc... Cos'è l'inulina?L'Inulina è un polisaccaride, appartiene alla famiglia dei carboidrati semplici e più precisamente alla famiglia dei FOS (Frutto Oligo Saccaridi). E' quindi sostanzialmente una FIBRA con un bassissimo apporto calorico e dalle numerose proprietà benefiche. L'Inulina si presenta sotto forma di polvere biancastra molto fine dal sapore neutro e solubile in acqua e viene estratta principalmente da alimenti di origine vegetale che la contengono come il topinambur, la radice di cicoria, l'aglio, la radice di asparago, la scorzonera e la radice di dente di leone. Altri alimenti che contengono Inulina in minori quantità sono cipolla, porro, aglio, banana, grano, segale e orzo. L'Inulina può essere anche sintetizzata chimicamente dal saccarosio. Nell'industria alimentare, l'Inulina viene utilizzata sia come dolcificante, sia per per sostituire in parte i grassi e anche per dare cremosità e struttura ad alcuni tipi di alimenti( gelati, formaggi creme ecc) . Troviamo generalmente in commercio la polvere di Inulina a corta catena e Inulina a lunga catena. Quest'ultima viene detta High Performant (HP) in quanto sembra essere più performante della prima e viene utilizzata in particolar modo in sostituzione dei grassi. Mescolata con l’acqua, forma una struttura cremosa facilmente incorporabile negli alimenti e stimola una sensazione gustativa omogenea, oltre a dare un sapore equilibrato e fluido. L’inulina viene usata anche nel pane, presentando una serie di vantaggi tecnologici, quali la maggiore stabilità nell’impasto, la modulazione dell’assorbimento dell’acqua, il sapore neutro, l’aumento del volume del pane, l’uniformità delle briciole e la facilità nell’affettare. L’impiego di questa sostanza, inoltre, permette di aumentare l’apporto di fibra nella dieta. Entrambe ( a catena corta e a catena lunga) vengono comunque aggiunte in qualità di "fibre alimentari" e come prebiotici negli alimenti funzionali. L'inulina è composta da molecole di fruttosio legate tra loro con una sola molecola di glucosio all'estremità di questa catena. La lunghezza di queste catene di fruttosio, varia a seconda del tipo di pianta da cui viene estratta, dal momento del raccolto, dalla durata e dalle condizioni di conservazione post raccolto. La polvere di inulina a corta catena ha quindi un numero di legami che vanno da 2 a 10, mentre l'Inulina a lunga catena ha un numero di legami che può variare da 11 a 60. Le immagini hanno il solo scopo dimostrativo. Non sono finalizzate alla sponsorizzazione dei prodotti o delle aziende produttrici. perché è importante assumere ogni giorno una piccola quantità di inulina?Da quando è stata scoperta per la prima volta, oltre due secoli fa, sono stati eseguiti numerosi studi scientifici che ne hanno confermato le grandi proprietà insieme alla sicurezza nutrizionale. Studi tossicologici effettuati hanno dimostrato che i fruttani di tipo Inulina somministrati anche ad alte dosi non determinano mortalità, morbilità, o tossicità per organi bersaglio o ancora cancerogenicità. Quindi è un alimento sicuro e quasi senza controindicazioni. Bisogna sottolineare infatti che vi è per ognuno di noi una diversa tollerabilità intestinale. Gli effetti collaterali primari dei prebiotici di tipo Inulina sono gastrointestinali e possono includere diarrea osmotica, ronzio addominale, gonfiore, crampi e flatulenza eccessiva. Questi effetti collaterali sono simili agli effetti prodotti dal lattosio nelle persone con maldigestione del lattosio. Sebbene siano generalmente necessarie dosi superiori a 40 g / die per produrre ronzio addominale e gonfiore e dosi superiori a 50 g / die per causare crampi addominali, negli studi effettuati sono stati riportati in alcuni casi gonfiori anche con dosi giornaliere di 2,5-5 g e dolore addominale a dosi di 10 g al giorno. Sembra che la lunghezza della catena influenzi gli effetti collaterali addominali; i prebiotici di tipo Inulina a catena più corta producono più effetti collaterali addominali rispetto a quelli a catena lunga Seguendo una alimentazione varia, ricca in frutta e verdura, mediamente si assumono in modo naturale da 3 a 11 gr di Inulina ogni giorno e non è quasi mai necessario ricorrere ad integratori. Non è strettamente necessario assumere grandissime quantità di Inulina , infatti ne basta una piccola quantità ( da 1 a 8 gr al giorno) per produrre già un effetto bifidogenico (favorisce cioè lo sviluppo di bifidobatteri intestinali). Se però nella nostra dieta le fibre solubili prebiotiche scarseggiano, l'Inulina in polvere potrebbe essere un ottimo alleato! Anche se una serie di studi clinici sembrano dimostrare che fino a 20 gr al dì di Inulina sono ben tollerati è importante valutare sempre l'integrazione di questo prebiotico in base alle proprie necessità e sempre sotto consiglio del proprio medico. Le immagini hanno il solo scopo dimostrativo. Non sono finalizzate alla sponsorizzazione dei prodotti o delle aziende produttrici. quali sono i vantaggi di una corretta e regolare assunzione di inulina?Dopo una lunga, ma doverosa premessa su quelle che sono le caratteristiche primarie di questa fibra, non ci resta che elencare i numerosi benefici che essa può favorire:
perché l'inulina è dunque così importante nella alimentazione di un celiaco?
Come posso utilizzare l'Inulina in cucina per preparare piatti gluten free ricchi di fibre prebiotiche?Affronteremo questo argomento nel prossimo post a cui sto già lavorando e impareremo a dosarla in sostituzione di grassi o zuccheri per ottenere anche la giusta percentuale di fibre all'interno di ogni pasto. ti potrebbe interessare anche...Bibliografia:
Alternative Medicine Review Volume 14, Number 1 2009 Greg Kelly, ND Fonti: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0144861715004257?dgcid=raven_sd_recommender_email#bib0295 https://www.scopus.com/record/display.uri?eid=2-s2.0-58749105185&origin=inward&txGid=a4ecdc428c91d72ff5ae974f2531af4c http://www.sicurezzanutrizionale.org/2017/03/01/inulina-marzo/ https://books.google.it/books?id=xIwKaoAAlTsC&pg=PA63&dq=inulina&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwieyaORpvXfAhWyNOwKHeiDCoQ4FBDoAQhDMAU#v=onepage&q=inulina&f=false https://books.google.it/books?id=8SUjnLI0risC&pg=PA152&dq=inulina&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiju9fwpPXfAhVD2aQKHQRpCZYQ6AEINjAD#v=onepage&q=inulina&f=false https://www.glutinenograzie.com/in-salute-senza-glutine/celiachia-e-prevenzione https://www.glutinenograzie.com/in-salute-senza-glutine/celiachia-e-microbioma
Gaetano Turturro
9/4/2020 05:14:41
Ho letto attentamente questo articolo e lo trovo molto interessante ed istruttivo. Aspetto con interesse l'uscita del nuovo articolo relativo all'utilizzo dell'inulina in cucina.
Alessandra Piazza
9/4/2020 08:18:20
Grazie per il commento, Gaetano, ecco l'articolo che stavi cercando https://www.glutinenograzie.com/inulina-in-cucina.html I commenti sono chiusi.
|