Ti sei mai chiesto come la tua alimentazione quotidiana possa influenzare il tuo intestino e il tuo benessere generale? Il mondo nascosto all'interno del tuo corpo, noto come microbiota intestinale, sta attirando sempre più l'attenzione della scienza e della medicina. In questo articolo, esploreremo il misterioso e affascinante universo del tuo intestino e scopriremo come gli additivi alimentari che consumiamo possono influenzare il delicato equilibrio del microbiota. Preparati a immergerti in un viaggio attraverso il ventre umano, alla scoperta di come le tue scelte alimentari possono plasmare la tua salute in modi che potresti non aver mai immaginato. Scoprirai anche consigli pratici su come prenderti cura del tuo intestino e mantenere il tuo microbiota in equilibrio ottimale. È ora di svelare i segreti nascosti all'interno di te e di scoprire come prenderti cura del tuo corpo dall'interno verso l'esterno. Continua a leggere per un viaggio verso la tua salute intestinale! cause dell'infiammazione intestinaleSolitamente, quando iniziamo a sperimentare i primi sintomi intestinali come gonfiore, flatulenza, sensazione di pienezza o una maggiore frequenza delle visite al bagno, tendiamo a collegarli a ciò che abbiamo mangiato di recente. Se questi fastidi continuano e diventano più intensi col passare del tempo, potremmo attribuirli allo stress o alla sindrome dell'intestino irritabile. Quando i sintomi non solo persistono ma si aggravano e si sommano ad altri disturbi, spesso ci sentiamo portati a cercare assistenza medica cercando una soluzione che, qualche volta, potrebbe non arrivare in modo tempestivo. Troppo spesso, invece, tendiamo a trascurare segnali cruciali provenienti dal nostro intestino, attribuendoli determinati sintomi o patologie preesistenti, come ad esempio la celiachia La celiachia è causata dalla gliadina presente nel glutine di frumento, orzo, segale, kamut e talvolta in cibi processati come la salsa di soia. L'assunzione di glutine da parte dei celiaci provoca infiammazione intestinale e danni alle pareti intestinali. La dieta senza glutine prevede l'esclusione totale di cereali e derivati cercando alternative che sempre più spesso si traducono in cibi processati o ultraprocessati contenenti additivi, addensanti e conservanti, aumentando così il rischio o il grado di infiammazione intestinale. E' importante ricordare che l'infiammazione intestinale non è tipica solo nella malattia celiaca, ma anche nella sensibilità al glutine non celiaca, nella pseudoceliachia (o predisposizione alla celiachia con presenza di geni HLA-DQ2/DQ8) nell'allergia al grano e nella sindrome dell'intestino irritabile Ma vediamo nel dettaglio cosa sono gli additivi e come possiamo evitarli e perché possono creare o aumentare l'infiammazione intestinale. intestino, microbiota e giunzioni stretteL'intestino ogni giorno deve svolgere un'infinità di funzioni che avvengono subito dopo la digestione degli alimenti. Attraverso le pareti intestinali, avviene l'assorbimento dei nutrienti, vitamine e minerali. Il compito delle giunzioni strette delle pareti intestinali è quello di non far passare nulla di nocivo per l'organismo così da proteggerci da sostanze dannose. Quando però le pareti intestinali diventano troppo permeabili a seguito di un effetto chiamato Leaky Gut, entrano in circolo anche quello che non dovrebbe causando così infiammazioni intestinali, allergie e intolleranze alimentari che si trasformano poi nel tempo in patologie come la famosissima sindrome da intestino irritabile, SIBO, intolleranza al lattosio, malattie infiammatorie e autoimmuni come la celiachia ecc. Il principale attore che scatena o inibisce l'infiammazione intestinale è proprio il Microbiota che governa e regola la maggior parte delle attività intestinali (e non solo). Il Microbiota intestinale è l'insieme di miliardi di batteri che popolano il nostro intestino e insieme ad alcuni tipi di funghi, virus e animali primitivi, detti protozoi, formano un ecosistema assai complesso. Essi, oltre ad abbuffarsi di fibre e sintetizzare vitamine, sono in grado di:
Di fondamentale importanza, dunque, è il cercare di mantenere il nostro bioma più sano possibile favorendo la crescita di batteri buoni e limitando quella di batteri cattivi. Quando il nostro intestino si infiamma, ciò indica essenzialmente che il nostro microbioma ha subito alterazioni che compromettono il suo normale funzionamento. In altre parole, le sostanze che hanno attraversato le giunzioni strette stanno causando una disbiosi intestinale. Questo significa che i batteri nocivi stanno aumentando in modo eccessivo rispetto a quelli benefici, o che batteri che normalmente non dovrebbero trovarsi in determinate zone dell'intestino stanno prosperando in un ambiente che favorisce la loro sopravvivenza, a scapito di quelli che normalmente vi risiedono. Una disbiosi non trattata o trascurata può a lungo andare generare infiammazioni croniche intestinali, e non solo cosa favorisce la disbiosi intestinaleQuando siamo di fronte a disbiosi intestinale, infiammazione intestinale o sindrome da intestino permeabile, il nostro bioma subisce dei danni (o li ha già subiti), che si ripercuotono sulla nostra salute. Le alterazioni del Microbiota possono essere scatenate da diversi fattori: da cure antibiotiche, dallo stress, da un'alimentazione scorretta, ricca di zuccheri e grassi o povera di fibre. Nella malattia celiaca la disbiosi intestinale è spesso presente, sia in chi già segue una dieta priva di glutine, sia in chi ancora mangia normalmente (studi). Non è ancora chiaro se la disbiosi intestinale sia la causa o la conseguenza della malattia celiaca, infatti, la disbiosi, potrebbe promuovere una risposta anormale al glutine o altri fattori ambientali che promuovono la malattia celiaca (ad es. Infezioni) in individui predisposti. Altri studi, hanno osservato una alterazione del Microbiota intestinale dopo lunghi periodi di dieta aglutinata dove sono stati sostituiti gli alimenti di uso comune con altri alimenti sostitutivi certificati da aziende produttrici. Si è notata una notevole diminuzione di Lattobacilli e Bifidobatteri. Sono state inoltre osservate reazioni avverse a carico dell'apparato gastroenterico e manifestati dubbi in merito all'impatto sulla salute a lungo termine consumando frequentemente ingredienti troppo utilizzati nei cibi per celiaci. La ricerca porta inoltre a pensare che alcuni additivi alimentari utilizzati per addensare o emulsionare alimenti consumati quotidianamente possano favorire infiammazione intestinale e cancro al colon retto. Gli alimenti senza glutine, sono ricchissimi di amidi, addensanti, emulsionanti che spesso vengono combinati tra loro per dare agli alimenti la consistenza e la sofficità tipici dei prodotti tradizionali. additivi alimentari, quali sono?La mia raccomandazione costante per le clienti e per chi mi segue è quella di leggere attentamente l'elenco degli ingredienti sul retro delle confezioni. Inoltre, è consigliabile evitare alimenti con un elenco eccessivamente lungo di ingredienti, ma soprattutto fare attenzione a evitare cibi contenenti ingredienti sconosciuti o insoliti nella nostra cucina di tutti i giorni. Per rendere più chiaro cosa intendiamo con additivi alimentari andiamo ad analizzare gli 8 additivi più comunemente utilizzati dalle aziende per produrre alimenti confezionati con o senza glutine:
Anche se le evidenze di effetti tossici in genere non sono state conclusive, visti i nuovi dati e metodi ancora più solidi i nostri scienziati non hanno potuto escludere timori in termini di genotossicità e, di conseguenza, non hanno potuto stabilire un livello di sicurezza per l'assunzione quotidiana del Ti02 come additivo alimentare. Il Biossido di titanio non è vietato da nessuna legge europea Tutti gli additivi alimentari attualmente utilizzati nell’UE sono stati sottoposti a valutazioni sulla sicurezza ad opera dell’EFSA e/o del suo predecessore, il comitato scientifico dell’alimentazione umana (SCF), e vengono inseriti nell’elenco ufficiale dell’UE degli additivi alimentari approvati solamente se sono considerati sicuri per la salute umana. Inoltre, ove necessario, valutazioni sulla sicurezza condotte in precedenza vengono sottoposte a revisione e aggiornamento per tener conto di eventuali nuove informazioni scientifiche che lascerebbero presupporre un possibile rischio per la salute. Come prescritto dalla legislazione europea vigente in materia, dal 2008, la sicurezza di tutti gli additivi alimentari autorizzati per l’uso nell’UE prima del 20 gennaio 2009 deve essere valutata di nuovo. La data di scadenza per il completamento del programma di riesame di tutti gli additivi alimentari era stato fissato in origine al 2020. Tuttavia, data l'elevata mole di lavoro che il riesame comporta e la necessità di dati ulteriori, si è reso necessario prolungare il programma carbossimetilcellulosaLa Carbossimetilcellulosa (CMC) è ampiamente utilizzata nell'industria alimentare per le sue proprietà emulsionanti e addensanti: si trova facilmente ed è economica. La CMC viene aggiunta agli alimenti per stabilizzare le emulsioni, ad esempio nel gelato, per sciogliere ingredienti come il cacao per ottenere una glassa di cioccolato e zucchero perfetta, per esaltare il sapore dell'aroma naturale e per mantenere il pane fresco e morbido. La troviamo anche nel dentifricio, nella gomma da masticare, in una varietà di prodotti da forno, caramelle, salsicce, ketchup e altri alimenti. È un componente riempitivo e stabilizzante della maggior parte delle pillole e un principale sostituto del glutine nei prodotti senza glutine Uno studio pubblicato sul Cancer Research Jurnal dimostra che il consumo regolare di emulsionanti alimentari, carbossimetilcellulosa o polisorbato-80, ha contribuito in modo incisivo allo sviluppo del tumore al colon nei topi murini. Sempre secondo questo studio il livello di esposizione nei topi è simile a ciò che potrebbe accadere negli esseri umani che consumano molti cibi trasformati. Questi cibi spesso contengono emulsionanti come CMC, P80 e altri, che costituiscono più del 2% del peso del prodotto. come mantenere sano il nostro intestinoNutrirci in modo consapevole, protegge la nostra salute e quella dei nostri figli. Non dobbiamo essere vittime della frenesia moderna e dei cibi pronti. Troppo spesso, la corsa contro il tempo, il lavoro e gli innumerevoli impegni familiari ci spingono ad optare per alimenti preconfezionati, veloci e pratici. Tuttavia, spesso ci sfugge il fatto che il tempo necessario a cuocere una pizza surgelata è lo stesso che impiegheremmo a preparare una deliziosa zuppa di zucca o un minestrone (anzi, il minestrone è persino più veloce da preparare). Non stiamo suggerendo di eliminare completamente i prodotti pronti dalla nostra dieta, ma piuttosto di essere consapevoli e attenti nella scelta di quelli che mettiamo nel carrello della spesa. Dovremmo leggere attentamente l'elenco degli ingredienti e dare la preferenza a quelli meno elaborati e più ricchi di elementi che favoriscono la crescita dei batteri buoni nell'intestino, limitando così l'insediamento dei batteri dannosi. Vorrei proporre alcuni esempi di alimenti "pronti", senza glutine e pratici da preparare che possono fare la differenza nella nostra tavola:
ti potrebbe interessare anche...Bibliografia:
Ascolta la tua pancia di Gabriele Pinzi e livia Emma, Mind editori La dieta del microbioma . Vallardi editore Il secondo cervello di Michael D. Gershon Sano e buono senza glutine. Sperling & Kupfer editore Fonti: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1568997215000245?VIA%3Dihub#bb0315 https://www.efsa.europa.eu/it/news/titanium-dioxide-e171-no-longer-considered-safe-when-used-food-additive#:~:text=L'EFSA%20ha%20aggiornato%20la,Commissione%20europea%20del%20marzo%202020 https://www.celiachia.org/un-additivo-alimentare-per-migliorare-la-durata-dei-cibi-potrebbe-scatenare-la-celiachia/ https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/09/28/glutine-la-polvere-magica-dellindustria-alimentare-se-non-fosse-per-la-celiachia/5481839/#:~:text=Curiosi%20di%20conoscere%20la%20risposta,forno%20nel%20minor%20tempo%20possibile. https://www.eufic.org/it/cosa-ce-nel-cibo/articolo/cosa-sono-gli-emulsionanti-e-quali-sono-gli-esempi-comuni-di-tali-sostanze-utilizzate-negli-alimenti#ref5 https://normativaalimentare.it/category/additivi/ https://www.mdpi.com/2072-6643/7/8/5314/htm https://www.nature.com/articles/nature14232 https://www.bmj.com/content/360/bmj.k322 https://www.lemonde.fr/planete/article/2018/02/16/les-aliments-ultra-transformes-favorisent-le-cancer_5257759_3244.html https://www.etude-nutrinet-sante.fr/link/zone/42/2 https://www.efsa.europa.eu/it/search/site/additivi%20sicuri https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.2903/j.efsa.2017.4849 http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=238&area=Vivi_sicuro https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs13105-017-0564-2 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28488210 https://microbioma.it/gastroenterologia/additivi-alimentari-alterano-il-microbioma-e-favoriscono-il-tumore-del-colon/ https://www.deepdyve.com/lp/springer-journal/food-additives-contaminants-and-other-minor-components-effects-on-K0e6aqe1k5?key=springer https://www.mdpi.com/2072-6643/8/7/429/htm https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27428994 http://www.nrcresearchpress.com/doi/10.1139/cjm-2014-0472#.W-Wpm2hKjIV https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.4161/gmic.1.3.11868 https://www.cambridge.org/core/journals/british-journal-of-nutrition/article/effects-of-a-glutenfree-diet-on-gut-microbiota-and-immune-function-in-healthy-adult-human-subjects/70732F56E5AAA70C4208127B3E43CBF6 https://academic.oup.com/ibdjournal/article-abstract/20/7/1194/4579554?redirectedFrom=fulltext
TERESA
18/3/2019 19:55:11
Ma una bella e buona alimentazione mediterranea ???? Kefir ? Avena ? Ma anche no !!!!! Poi la maggior parte dei prodotti integrali non sono altro che farine 00 con aggiunta di crusca che così bene non fa !!!! Ecc . Ecc .... con queste linee guida statunitensi BASTAAAA !!!!! Non se ne può più !!!!!
Alessandra
18/3/2019 21:00:37
Ciao Teresa, a cosa ti riferisci? L'articolo è incentrato sul bioma intestinale e alimentazione. Forse ti sei confusa? I commenti sono chiusi.
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