Zuppa di lenticchie di Castelluccio
Tutti i legumi possono aiutarci a sostituire gli alimenti di origine animale come la carne, che, secondo l'OMS va consumata moderatamente . Fagioli, ceci, soya e lenticchie sono dunque ideali alleati per garantirci il nostro fabbisogno di proteine, vitamina B, minerali e tante fibre.
Possiamo trovare i legumi anche sotto forma di farine che, essendo naturalmente prive di glutine, possono integrare le preparazioni come pasta fresca, pane o pizza.
Le lenticchie di Castelluccio sono una delle tipicità italiane più conosciute e mi hanno ispirata nella preparazione di questo piatto
Possiamo trovare i legumi anche sotto forma di farine che, essendo naturalmente prive di glutine, possono integrare le preparazioni come pasta fresca, pane o pizza.
Le lenticchie di Castelluccio sono una delle tipicità italiane più conosciute e mi hanno ispirata nella preparazione di questo piatto
Castelluccio è una frazione di Norcia in provincia di Perugia. Ogni anno tra fine maggio e la metà di luglio migliaia di persone si recano a Castelluccio per ammirare la fioritura delle lenticchie che è un vero spettacolo della natura.
Grazie alle condizioni climatiche piuttosto rigide in cui nasce, la lenticchia di Castelluccio è l’unico legume che non ha bisogno di essere trattato per la conservazione perché non è attaccata dal tonchio, insetto le cui larve si nutrono dei legumi.
Oltre a fibre, vitamine e sali minerali che la rendono un alimento salutare a 360 gradi, la lenticchia di Castelluccio ha la buccia sottile e tenera che consente la cottura senza l'ammollo evitando così la dispersione delle vitamine in acqua. E' noto infatti che prima di cuocere i legumi secchi, essi necessitano di un lungo ammollo in acqua che causa una irrimediabile perdita di nutrienti come anche la vitamina B. Per limitare la perdita di questa preziosa vitamina è utile aggiungere 1 cucchiaio di limone per ogni litro di acqua di ammollo.
Grazie alle condizioni climatiche piuttosto rigide in cui nasce, la lenticchia di Castelluccio è l’unico legume che non ha bisogno di essere trattato per la conservazione perché non è attaccata dal tonchio, insetto le cui larve si nutrono dei legumi.
Oltre a fibre, vitamine e sali minerali che la rendono un alimento salutare a 360 gradi, la lenticchia di Castelluccio ha la buccia sottile e tenera che consente la cottura senza l'ammollo evitando così la dispersione delle vitamine in acqua. E' noto infatti che prima di cuocere i legumi secchi, essi necessitano di un lungo ammollo in acqua che causa una irrimediabile perdita di nutrienti come anche la vitamina B. Per limitare la perdita di questa preziosa vitamina è utile aggiungere 1 cucchiaio di limone per ogni litro di acqua di ammollo.
Tempo di preparazione 15 minuti più 20 minuti di cottura
Ingredienti per 2 persone
100gr di lenticchia (di Castelluccio) 2 porri piccoli Mezzo finocchio (100 gr circa) Un pezzetto di verza ( circa 2 foglie) 2 gambi di sedano 1 spicchio daglio 250 gr di Salsa di pomodoro 2 gr di sale iodato |
Valori Nutrizionali indicativi
per Porzione: Calorie 230 kcal Proteine 15 g Carboidrati 39 g Zuccheri 7,3 g Grassi 11 g Fibra 8,8 g |
Ho tagliato a cubetti le verdure e le ho messe in un pentolino dai bordi alti insieme all'aglio.
Ho soffritto leggermente le verdure con un puff d'olio evo e un cucchiaino di aceto balsamico facendo attenzione a mantenere una fiamma moderata e dolce.
Nel frattempo ho scaldato dell'acqua con un bollitore e ne ho aggiunta un poca al trito per evitare di asciugare troppo. Ho aggiunto quasi subito la passata di pomodoro diluendo ancora con acqua calda.
Non appena il pomodoro è tornato al bollore, ho aggiunto la lenticchia precedentemente sciacquata sotto acqua corrente. Ho rabboccato con acqua calda fino a coprire bene la lenticchia e ho lasciato cuocere a calore moderato per 10 minuti.
La lenticchia assorbe molta acqua, quindi di tanto in tanto bisogna controllare e aggiungere acqua calda al bisogno.
Volendo è possibile lessare la lenticchia a parte in abbondante acqua non salata, così da disperdere gli antinutrienti e avere una maggiore tolleranza dei legumi. Una volta scolata, si può aggiungere la lenticchia al sugo di pomodoro e insaporire con il sale e l'olio a crudo.
Ho servito il piatto con dei crostini di pane senza glutine (circa 40gr a persona possono essere sufficienti per bilanciare correttamente il pasto).
Gli aminoacidi contenuti nei cereali, colmano la carenza di alcune proteine essenziali mancanti nei legumi.
In alcune zone d'Italia vi è l'usanza di aggiungere una salsiccia alla zuppa di lenticchie. In questo caso è consigliabile sgrassare la salsiccia prima di aggiungerla alla zuppa. Possiamo cuocere la salsiccia in forno già tagliata a pezzetti o in padella. Tutto il liquido che la salsiccia rilascerà dovrà essere eliminato velocemente, dopo di ché si deve tamponare per ben tre volte la carne per eliminare tutto il grasso in superficie. E' importante fare questa operazione nei primi secondi dopo la fine della cottura, infatti, raffreddandosi, la salsiccia tenderà a riassobire il grasso perso molto velocemente.
Ho soffritto leggermente le verdure con un puff d'olio evo e un cucchiaino di aceto balsamico facendo attenzione a mantenere una fiamma moderata e dolce.
Nel frattempo ho scaldato dell'acqua con un bollitore e ne ho aggiunta un poca al trito per evitare di asciugare troppo. Ho aggiunto quasi subito la passata di pomodoro diluendo ancora con acqua calda.
Non appena il pomodoro è tornato al bollore, ho aggiunto la lenticchia precedentemente sciacquata sotto acqua corrente. Ho rabboccato con acqua calda fino a coprire bene la lenticchia e ho lasciato cuocere a calore moderato per 10 minuti.
La lenticchia assorbe molta acqua, quindi di tanto in tanto bisogna controllare e aggiungere acqua calda al bisogno.
Volendo è possibile lessare la lenticchia a parte in abbondante acqua non salata, così da disperdere gli antinutrienti e avere una maggiore tolleranza dei legumi. Una volta scolata, si può aggiungere la lenticchia al sugo di pomodoro e insaporire con il sale e l'olio a crudo.
Ho servito il piatto con dei crostini di pane senza glutine (circa 40gr a persona possono essere sufficienti per bilanciare correttamente il pasto).
Gli aminoacidi contenuti nei cereali, colmano la carenza di alcune proteine essenziali mancanti nei legumi.
In alcune zone d'Italia vi è l'usanza di aggiungere una salsiccia alla zuppa di lenticchie. In questo caso è consigliabile sgrassare la salsiccia prima di aggiungerla alla zuppa. Possiamo cuocere la salsiccia in forno già tagliata a pezzetti o in padella. Tutto il liquido che la salsiccia rilascerà dovrà essere eliminato velocemente, dopo di ché si deve tamponare per ben tre volte la carne per eliminare tutto il grasso in superficie. E' importante fare questa operazione nei primi secondi dopo la fine della cottura, infatti, raffreddandosi, la salsiccia tenderà a riassobire il grasso perso molto velocemente.