Articolo del marzo 2020 Aggiornato nel gennaio 2023 Si stima che in Italia, il consumo medio giornaliero di sale sia addirittura doppio rispetto alla quantità raccomandata dalle linee guida per la prevenzione del rischio cardiovascolare. In media assumiamo dai 7,2 grammi (per le donne) ai 9,5 grammi (per gli uomini), a fronte dei 5 grammi consigliati (pari a circa un cucchiaino)”. L'eccessivo consumo di sale è associato ad ipertensione arteriosa, malattie al cuore, ai vasi sanguigni e ai reni. Un eccessivo consumo di sodio è inoltre associato al tumore allo stomaco, a maggiori perdite di calcio e di conseguenza al rischio di osteoporosi. IN QUALI ALIMENTI TROVIAMO IL SALE? Utile per il corretto svolgimento di molte funzioni biologiche (dalla trasmissione degli impulsi nervosi responsabili della contrazione muscolare, alla regolazione degli elettroliti, della pressione arteriosa e del passaggio di fluidi e nutrienti attraverso le membrane cellulari), il sodio è un metallo presente in una gran quantità di alimenti, soprattutto in quelli trasformati. L’organismo però ne ha bisogno solo in piccole quantità, Il sodio è contenuto naturalmente in carne, frutta, verdura ecc.., è contenuto nel sale da cucina e in tutti gli alimenti confezionati e trasformati industriali. Il sodio è fortemente presente anche in prodotti alternativi come il dado da cucina, o la salsa di soia o ancora nel Ketchup o nella maionese. Il 35% del sale che assumiamo quotidianamente è dato da quello che aggiungiamo noi in cucina e, anche se ci sembra un pizzico, lo aggiungiamo troppo spesso e volentieri anche nei dolci... Poi troviamo il sale "nascosto" nel pane, salumi, formaggi, prodotti da forno in genere, biscotti e merendine che pesa per un 50% del sale consumato quotidianamente. Il restante 15% del sale assunto deriva dagli alimenti che lo contengono in modo naturale. Sia il sapore, sia gli effetti sulla salute del sale comune (cloruro di sodio), sono legati principalmente al sodio. Ogni grammo di sale comune contiene 0,4 gr di sodio. In condizioni fisiologiche normali, la quantità di sodio che dovremmo integrare con la dieta è bassissimo circa 0,1-0,6 gr al giorno (0,25-1,5 gr di sale al giorno). Pertanto non abbiamo nessuna necessità di aggiungere sale ai cibi in quanto il sodio già contenuto negli alimenti, è sufficiente per coprire le necessità dell'organismo. Il resto è superfluo e potenzialmente dannoso. Questo è quanto riportato a pagina 101 delle nuove LINEE GUIDA 2018 nella prima parte dedicata al sale. Di fronte ad una popolazione che assume quasi 10 volte in più la quantità necessaria di sale, si rende ancor più necessario porre dei limiti sul suo consumo. Nel caso di persone adulte senza particolari condizioni patologiche il limite "sicuro" giornaliero stabilito dai LARN V è di 5 gr al giorno, che scende a 4 gr nella popolazione anziana. Nei lattanti non va aggiunto sale ai cibi e dall'anno di età la dose consigliata sicura è di 2 gr al giorno. I prodotti da forno come pane, biscotti, brioche, rappresentano il 54% dell'apporto di sodio giornaliero di un italiano medio. Secondo un recente studio della Queen Mary University basterebbe anche solo una piccola riduzione nell’apporto quotidiano di sale per ottenere i primi benefici sulla salute cardiovascolare. Gli studiosi hanno infatti dimostrato che a ogni grammo di sale in meno corrisponde una riduzione media della pressione arteriosa sistolica di circa 1,2 mmHg. Lezione di etichette: il sale Esiste una normativa che obbliga i produttori a indicare la quantità di sale contenuta in un determinato alimento, questo facilita nel consumatore la scelta migliore al momento dell'acquisto. Secondo il REGOLAMENTO (UE) N. 1169/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 ottobre 2011, come si nota nella figura 1 in basso,
Le raccomandazioni aggiuntive all'utilizzo di sale nelle giuste quantità, sono accompagnate dall'indicazione di utilizzare sale iodato in quanto si è visto che in alcune zone del nostro paese vi è carenza di assimilazione di iodo con alcuni rischi per la salute tiroidea. Perché è importante ridurre il sale?L'assunzione eccessiva di sale aumenta la pressione sanguigna e quindi aumenta il rischio di malattie cardiovascolari (CVD), che è la principale causa di morte e disabilità nel mondo. L'OMS ha fissato un obiettivo globale provvisorio di riduzione dell'assunzione di sale da parte della popolazione del 30% entro il 2025 e raccomanda a tutti gli adulti di ridurre l'assunzione di sale a meno di 5 g/giorno. L'eccessivo consumo di sale, inoltre può essere causa di:
Il Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 (PNP), prorogato al 31 dicembre 2019 con Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2017, ha individuato, tra gli obiettivi nazionali per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili (MCNT), anche la riduzione del consumo di sale, recependo le finalità e l’approccio strategico di Guadagnare salute. Tutte le Regioni stanno sviluppando interventi in tal senso nei rispettivi Piani regionali, attraverso percorsi di formazione rivolti non solo agli operatori sanitari, ma anche ad addetti alla ristorazione collettiva, fornai, insegnanti, studenti degli Istituti alberghieri e dei corsi universitari legati al settore alimentare, nonché iniziative di comunicazione per la popolazione generale, secondo un’idea della salute che vede i cittadini informati, consapevoli e protagonisti delle scelte sulla propria salute. Come ridurre il sale in modo sempliceBastano pochi semplici atteggiamenti utili a ridurre il consumo di sale nella nostra alimentazione cercando di non assumere più di 5 grammi al giorno come raccomandato:
Ti potrebbe interessare anche...Fonti:
https://nutrition.bmj.com/content/early/2022/06/27/bmjnph-2021-000408 https://ilfattoalimentare.it/sale-salute-cardiaca-benefici-un-grammo.html LARN IV https://www.diabete.com/poco-sale-e-meglio/ http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=4950&area=stiliVita&menu=alimentazione I commenti sono chiusi.
|