Il pesce
Il pesce è un ottimo alimento per chi segue una alimentazione onnivora o pesco vegetariana. È fondamentalmente un’ottima fonte di proteine, Calcio e Vitamina B12.
L'assunzione raccomandata giornaliera di vitamina B12 dalle Linee Guida Nazionali è di 2,4 mcg, quantità contenuta già in 6 gr di vongole, 12 gr di polpo, 12 gr di sgombro, 24 gr di tonno e cozze, 60 gr di trota, 120 gr di salmone, rombo ecc.
Il pesce è anche un’ottima fonte di Acidi grassi essenziali Omega-3 che il nostro organismo non è in grado di produrre in modo autonomo, ma deve introdurlo attraverso il cibo.
I pesci a maggior contenuto di Omega-3 sono quelli appartenenti alla categoria del “pesce azzurro”, quindi sardine, alici, sgombri, sarde ecc.
Anche il salmone, pur non essendo un pesce azzurro, è ricco di Omega-3
Secondo le Linee Guida Nazionali, i pesci con più alto contenuto di Omega3 sono:
Anguilla, tonno, salmone, merluzzo, sardine, tinca, trota.
L'assunzione raccomandata giornaliera di vitamina B12 dalle Linee Guida Nazionali è di 2,4 mcg, quantità contenuta già in 6 gr di vongole, 12 gr di polpo, 12 gr di sgombro, 24 gr di tonno e cozze, 60 gr di trota, 120 gr di salmone, rombo ecc.
Il pesce è anche un’ottima fonte di Acidi grassi essenziali Omega-3 che il nostro organismo non è in grado di produrre in modo autonomo, ma deve introdurlo attraverso il cibo.
I pesci a maggior contenuto di Omega-3 sono quelli appartenenti alla categoria del “pesce azzurro”, quindi sardine, alici, sgombri, sarde ecc.
Anche il salmone, pur non essendo un pesce azzurro, è ricco di Omega-3
Secondo le Linee Guida Nazionali, i pesci con più alto contenuto di Omega3 sono:
Anguilla, tonno, salmone, merluzzo, sardine, tinca, trota.
Il pesce è anche un'ottima fonte di minerali quali Iodio e Forforo.
Il fosforo è importante per la salute delle ossa e dei denti, permette inoltre il funzionamento di alcune vitamine del gruppo B.
La maggior quantità di fosforo è contenuta nelle spigole di allevamento, orate di allevamento, merluzzo, nasello e baccalà, ma anche in anguille, caviale e gamberi.
Il fosforo è contenuto anche in ottime quantità in cereali, uova, formaggi e tè in foglie.
Il fosforo è importante per la salute delle ossa e dei denti, permette inoltre il funzionamento di alcune vitamine del gruppo B.
La maggior quantità di fosforo è contenuta nelle spigole di allevamento, orate di allevamento, merluzzo, nasello e baccalà, ma anche in anguille, caviale e gamberi.
Il fosforo è contenuto anche in ottime quantità in cereali, uova, formaggi e tè in foglie.
Lo Iodio è un elemento importante per le funzioni regolate dagli ormoni tiroidei, come il metabolismo di zuccheri, grassi e proteine, il controllo della temperatura corporea, il metabolismo basale e lo sviluppo del sistema nervoso centrale e dello scheletro, sia durante la gestazione che durante l’infanzia.
Sembra, inoltre, che lo iodio svolga anche altre attività biologiche, come ad esempio a livello del sistema immunitario.
Sembra, inoltre, che lo iodio svolga anche altre attività biologiche, come ad esempio a livello del sistema immunitario.
Cuocere il pesce nel modo migliore
Il pesce in generale non richiede mai tempi di cottura lunghi.
Essendo povero di tessuto connettivo, cuocere a lungo il pesce ne provocherebbe lo sfaldamento delle fibre muscolari e un'eccessiva coagulazione delle proteine rendendo le carni eccessivamente asciutte, dure e difficili da digerire.
Se la nostra intenzione è quella di preparare delle orate al forno con patate arrosto, suggerisco di cuocere separatamente le patate in quanto il tempo di cottura delle stesse è senza dubbio piu lungo.
Un’ottima alternativa, se vogliamo infornare tutto nella stessa teglia, è quella di cuocere a vapore le patate già tagliate a pezzetti (7-8 minuti in pentola a pressione) per poi terminare la doratura in forno 15-20 minuti con le orate (il tempo di cottura può variare in base alle dimensioni del pesce).
La temperatura del forno ideale è di 170- 180 gradi.
In base al tipo di pesce, possiamo individuare un tipo di cottura più idoneo che preservi il contenuto di B12 e Omega-3 e che mantenga le sue carni tenere e digeribili.
Se si tratta di pesci grassi o semigrassi ( Sgombro, Lanzardo, Palamita, Aringa, Alaccia, Ventresca (o pancia) di tonno, alici, sardine, salmone, sgombro ecc...) le cotture ideali sono al forno o alla griglia.
Queste cotture favoriscono la dispersione dei grassi in eccesso mantenendosi teneri e succosi.
La pelle del pesce costituisce la parte più grassa e, anche se il suo sapore può essere molto apprezzato, è buona norma evitare di mangiarla.
Oltre ad essere molto grassa è inoltre la parte di pesce dove si accumulano maggiormente i più comuni contaminanti tipici dei pesci (Diossine e PCB e mercurio).
Gli alimenti più a rischio mercurio sono i pesci predatori di grossa taglia come pesce spada, tonno, merluzzo, luccio e squalo e possono contenere maggiori concentrazioni rispetto ai pesci più piccoli. Ciò è dovuto al fatto che nella forma di metilmercurio, il metallo tende ad accumularsi negli organismi animali e aumentare la sua concentrazione a ogni successiva fase predatoria, via via che si risale la catena alimentare.
Se invece dobbiamo cuocere pesci magri come spada, tonno, orata, branzino, cernia, merluzzo, nasello, sogliola ecc..., le migliori tecniche di cottura sono al calore umido, quindi forno a vapore, in acqua, a bagno maria, o a vapore o in umido.
Ottima anche la tecnica del sottovuoto o la cottura al cartoccio. Questi tipi di cottura mantengono tenere e succulenti le carni del pesce.
I tempi di cottura variano a seconda della grandezza dei pesci, o dei tranci di pesce e anche, in modo inversamente proporzionale, in base alla potenza della temperatura che non dovrebbe mai essere troppo alta per non incorrere nel rischio di produrre sostanze dannose per la nostra salute.
Quando si cuoce a temperature molto elevate (oltre i 200 gradi ), come succede con la cottura alla griglia dove raggiungiamo temperature tra i 200 e 300 gradi, si formano i cosiddetti HCA, cioè amine eterocicliche. In particolare le ritroviamo nelle parti bruciacchiate, nerastre presenti sulla superficie dei cibi cotti, quindi anche nella pelle del pesce.
Quando il grasso di cottura raggiunge la brace ardente che si infiamma, si producono sostanze chiamate PAH o IPA (idrocarburi aromatici policiclici). I fumi che contengono questi PAH penetrano nell'alimento.
Ammine eterocicliche e IPA sono sostanze associate a numerose malattie come il cancro, l'obesità, l'infiammazione e la resistenza all'insulina.
La cottura più a rischio è quella alla griglia, ma anche alla piastra dove si superano i 200°C senza quasi accorgersene.
In caso di cottura alla piastra, è consigliabile non oliare la superficie prima di cuocere il pesce.
L'olio, infatti, potrebbe raggiungere temperature oltre il proprio punto di fumo che quindi potrebbe bruciare, dando origine ad un ulteriore sostanza chiamata acroleina, molto tossica per l'uomo anche per inalazione.
Essendo povero di tessuto connettivo, cuocere a lungo il pesce ne provocherebbe lo sfaldamento delle fibre muscolari e un'eccessiva coagulazione delle proteine rendendo le carni eccessivamente asciutte, dure e difficili da digerire.
Se la nostra intenzione è quella di preparare delle orate al forno con patate arrosto, suggerisco di cuocere separatamente le patate in quanto il tempo di cottura delle stesse è senza dubbio piu lungo.
Un’ottima alternativa, se vogliamo infornare tutto nella stessa teglia, è quella di cuocere a vapore le patate già tagliate a pezzetti (7-8 minuti in pentola a pressione) per poi terminare la doratura in forno 15-20 minuti con le orate (il tempo di cottura può variare in base alle dimensioni del pesce).
La temperatura del forno ideale è di 170- 180 gradi.
In base al tipo di pesce, possiamo individuare un tipo di cottura più idoneo che preservi il contenuto di B12 e Omega-3 e che mantenga le sue carni tenere e digeribili.
Se si tratta di pesci grassi o semigrassi ( Sgombro, Lanzardo, Palamita, Aringa, Alaccia, Ventresca (o pancia) di tonno, alici, sardine, salmone, sgombro ecc...) le cotture ideali sono al forno o alla griglia.
Queste cotture favoriscono la dispersione dei grassi in eccesso mantenendosi teneri e succosi.
La pelle del pesce costituisce la parte più grassa e, anche se il suo sapore può essere molto apprezzato, è buona norma evitare di mangiarla.
Oltre ad essere molto grassa è inoltre la parte di pesce dove si accumulano maggiormente i più comuni contaminanti tipici dei pesci (Diossine e PCB e mercurio).
Gli alimenti più a rischio mercurio sono i pesci predatori di grossa taglia come pesce spada, tonno, merluzzo, luccio e squalo e possono contenere maggiori concentrazioni rispetto ai pesci più piccoli. Ciò è dovuto al fatto che nella forma di metilmercurio, il metallo tende ad accumularsi negli organismi animali e aumentare la sua concentrazione a ogni successiva fase predatoria, via via che si risale la catena alimentare.
Se invece dobbiamo cuocere pesci magri come spada, tonno, orata, branzino, cernia, merluzzo, nasello, sogliola ecc..., le migliori tecniche di cottura sono al calore umido, quindi forno a vapore, in acqua, a bagno maria, o a vapore o in umido.
Ottima anche la tecnica del sottovuoto o la cottura al cartoccio. Questi tipi di cottura mantengono tenere e succulenti le carni del pesce.
I tempi di cottura variano a seconda della grandezza dei pesci, o dei tranci di pesce e anche, in modo inversamente proporzionale, in base alla potenza della temperatura che non dovrebbe mai essere troppo alta per non incorrere nel rischio di produrre sostanze dannose per la nostra salute.
Quando si cuoce a temperature molto elevate (oltre i 200 gradi ), come succede con la cottura alla griglia dove raggiungiamo temperature tra i 200 e 300 gradi, si formano i cosiddetti HCA, cioè amine eterocicliche. In particolare le ritroviamo nelle parti bruciacchiate, nerastre presenti sulla superficie dei cibi cotti, quindi anche nella pelle del pesce.
Quando il grasso di cottura raggiunge la brace ardente che si infiamma, si producono sostanze chiamate PAH o IPA (idrocarburi aromatici policiclici). I fumi che contengono questi PAH penetrano nell'alimento.
Ammine eterocicliche e IPA sono sostanze associate a numerose malattie come il cancro, l'obesità, l'infiammazione e la resistenza all'insulina.
La cottura più a rischio è quella alla griglia, ma anche alla piastra dove si superano i 200°C senza quasi accorgersene.
In caso di cottura alla piastra, è consigliabile non oliare la superficie prima di cuocere il pesce.
L'olio, infatti, potrebbe raggiungere temperature oltre il proprio punto di fumo che quindi potrebbe bruciare, dando origine ad un ulteriore sostanza chiamata acroleina, molto tossica per l'uomo anche per inalazione.
Conservazione del pesce
Prima di acquistare del pesce, è bene imparare a riconoscerne la freschezza. Controlliamo quindi occhi, branchie, pelle e odori.
Il pesce è un alimento che deperisce velocemente. Una volta acquistato, se si ha la certezza assoluta che sia freschissimo, si può conservare un paio di giorni nel frigorifero a 3-4°C precedentemente eviscerato , ma se è freschissimo, varrebbe proprio la pena cucinarlo subito per godere appieno di tutto il suo gusto.
Il pesce fresco si può anche surgelare e conservare in congelatore per alcuni mesi. Quando decideremo di cucinarlo, possiamo cuocerlo direttamente ancora surgelato in forno o a vapore o attraverso lessatura, oppure si può lasciare in frigorifero all'interno di un contenitore chiuso, che impedisca la contaminazione con altri alimenti, aspettando che scongeli per poi cuocerlo nel modo in cui si preferisce.
Assolutamente vietato scongelare il pesce a temperatura ambiente, il rischio di prolificazione batterica è molto alto!
Alcune fonti suggeriscono di consumare il pesce decongelato entro 24 ore, ma, a mio avviso, prima si cuoce e meglio è, il frigorifero non uccide i batteri, ma ne rallenta la prolificazione e, se il pesce non è stato congelato da fresco o non era freschissimo al momento del congelamento o ancora non era stato conservato in modo adeguato, la sua carica batterica sarà molto più alta e pericolosa.
Una volta cotto, il pesce non va conservato a temperatura ambiente per oltre un'ora dal suo raffreddamento e va conservato in frigorifero e consumato preferibilmente entro il giorno successivo.
La maggior parte dei batteri patogeni predilige temperature intorno ai 37°C.
Se attendiamo degli ospiti e la cena è già pronta, conserviamo il cibo ad una temperatura che superi i 60 gradi, in questo modo potremo tenere la cena in attesa senza correre rischi, oppure raffreddiamola velocemente con un abbattitore di temperatura.
In inverno, spesso lascio raffredare le pietanze fuori dalla finestra quando le temperature sono sotto i 4 gradi.
In alternativa, è possibile surgelare il pesce cotto e raffreddato per consumarlo a nostro piacimento.
Le regole dello scongelamento del pesce cotto, sono le stesse del pesce crudo: non scongeliamo a temperatura ambiente, ma in frigorifero a 4 gradi, oppure possiamo scaldarlo direttamente ancora surgelato.
Il pesce fresco si può anche surgelare e conservare in congelatore per alcuni mesi. Quando decideremo di cucinarlo, possiamo cuocerlo direttamente ancora surgelato in forno o a vapore o attraverso lessatura, oppure si può lasciare in frigorifero all'interno di un contenitore chiuso, che impedisca la contaminazione con altri alimenti, aspettando che scongeli per poi cuocerlo nel modo in cui si preferisce.
Assolutamente vietato scongelare il pesce a temperatura ambiente, il rischio di prolificazione batterica è molto alto!
Alcune fonti suggeriscono di consumare il pesce decongelato entro 24 ore, ma, a mio avviso, prima si cuoce e meglio è, il frigorifero non uccide i batteri, ma ne rallenta la prolificazione e, se il pesce non è stato congelato da fresco o non era freschissimo al momento del congelamento o ancora non era stato conservato in modo adeguato, la sua carica batterica sarà molto più alta e pericolosa.
Una volta cotto, il pesce non va conservato a temperatura ambiente per oltre un'ora dal suo raffreddamento e va conservato in frigorifero e consumato preferibilmente entro il giorno successivo.
La maggior parte dei batteri patogeni predilige temperature intorno ai 37°C.
Se attendiamo degli ospiti e la cena è già pronta, conserviamo il cibo ad una temperatura che superi i 60 gradi, in questo modo potremo tenere la cena in attesa senza correre rischi, oppure raffreddiamola velocemente con un abbattitore di temperatura.
In inverno, spesso lascio raffredare le pietanze fuori dalla finestra quando le temperature sono sotto i 4 gradi.
In alternativa, è possibile surgelare il pesce cotto e raffreddato per consumarlo a nostro piacimento.
Le regole dello scongelamento del pesce cotto, sono le stesse del pesce crudo: non scongeliamo a temperatura ambiente, ma in frigorifero a 4 gradi, oppure possiamo scaldarlo direttamente ancora surgelato.
Cucinare il pesce: Cinque consigli utili
Per riassumere i punti più importanti per quanto riguarda la sicurezza nutrizionale cucinando il pesce, possiamo focalizzarci su 5 punti fondamentale:
- Acquistiamo il pesce più fresco e più "azzurro" possibile e di piccole dimensioni;
- Scegliamo in anticipo il tipo di cottura più adatto in base al tipo di pesce acquistato (grasso, semigrasso o magro)
- Utilizziamo temperature e cotture dolci a prescindere dal metodo di cottura (vapore, bollitura, arrosto o brace)
- Manteniamo alta l'attenzione sui contaminanti di processo (ammine eterocicliche e IPA)
- Conserviamo il pesce, cotto o crudo, in modo adeguato.
Ricette con il pesce
In questa carrellata di ricette, vi propongo diverse tipologie di pesci, di cotture e di abbinamenti. Sta alla nostra fantasia modificarle, perfezionarle o personalizzarle usando ingredienti unici che ci caratterizzano.
Puoi postare alcune tue ricette nel gruppo Facebook Benessere Culinario e raccontarci perché secondo te sono salutari o al contrario, perché secondo te non lo sono!!! Sarà un'occasione per imparare insieme l'arte della cucina sana.
Puoi postare alcune tue ricette nel gruppo Facebook Benessere Culinario e raccontarci perché secondo te sono salutari o al contrario, perché secondo te non lo sono!!! Sarà un'occasione per imparare insieme l'arte della cucina sana.
Salmone e merluzzo con agrumiUna ricetta semplice, leggera e adatta a tutti. Il salmone e merluzzo con agrumi è un piatto fresco, nutriente e veloce da preparare, in 20 mintuti la cena è pronta!
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Spinarolo di GaetaProteine dall'alto valore biologico come quelle del pesce, si uniscono a vitamine e antiossidanti. E' il caso della Vitamina C contenuta nel prezzemolo crudo che oltre ai numerosi poteri antiossidanti, favorisce l'assimilazione del ferro. Le olive di Gaeta donano invece grassi buoni. Non vorrei trascurare l'aglio e le sue proprietà che in questo piatto fa veramente da protagonista!
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SGombro aromatizzato con aceto di meleDodici grammi di sgombro contengono da soli la quantità di vitamina B12 raccomandata dalle Linee Guida nazionali per il nostro fabbisogno giornaliero e cioè di 2,4 mcg. La tecnica di cottura utilizzata in questa ricetta è la bollitura. Attenzione, l'acqua deve sobbollire dolcemente!!
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Polpo al profumo di zenzeroUn piatto tipico della cucina Mediterranea che si è classificato 5° al contest "Dieta Mediterranea? si grazie" nella categoria dei secondi. Una vera soddisfazione! Ricco di colori e povero di Calorie, si propone come vero antia-aging. I metodi di cottura favoriscono l'esaltazione dei sapori e la conservazione delle proprietà nutritive degli alimenti. Inoltre è rigorosamente senza glutine e semplice da preparare.
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Baccalà in umidoCuocere il merluzzo in umido è un modo ideale per gustare un pesce disidratato. Usiamo pochissimi grassi e niente sale, ma aggiungiamo verdure e poco olio extravergine per esaltare le proprietà degli antiossidanti contenuti naturalmente nei nostri alimenti.
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Sedanini con scampi e dadolata di verdurePer questa preparazione ho utilizzato la pasta di lenticchie rosse Felicia che contiene il 7,6% di fibra, ma anche il 26% di proteine. In 70gr di sedanini avremo già 18 gr di proteine e ben 5,3 gr di fibre all'interno di un piatto unico favoloso
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Spiedo simpatico di polpo croccanteIl topinambur presente in questa ricette è un'ottima fonte di fibra solubile. In particolare contiene la famosa Inulina che aiuta il nostro microbiota intestinale a restare in salute. La semplicità in cottura e i pochi grassi mantengono un potere calorico accettabile per un antipasto reale!!
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Moscardini in umido con cannelliniEcco come preparare un piatto unico con sole 254 Kcal.
In questa ricetta cuociamo i moscardini con la pentola a pressione, risparmiamo tempo mantenendo una cottura adeguata e salutare. |
Rigatoni con pesce spadaDi una facilità disarmante, ma nel contempo ricchissima di nutrienti e ingredienti salutari. Le zucchine, leggermente sbianchite, trattengono le loro vitamine e donano fibre al nostro piatto. Il pomodorino rosso, non avendolo cotto, preserva la vitamina C, potentissimo antiossidante e antiinfiammatorio che ci protegge dall'azione dei radicali liberi. L'olio extravergine di oliva che aggiunge polifenoli e vitamina E, altro potentissimo antiossidante
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Fritto mistoNon sono solita utilizzare la tecnica di frittura nelle mie preparazioni. La trovo dispendiosa in tempo e denaro, ma, se proprio non ho scelta, devo avere a disposizione il giusto olio, la giusta temperatura e la tecnica perfetta per evitare di rendere il cibo poco salutare. Seguendo alcuni piccoli consigli, possiamo dar vita ad una vera frittura del benessere
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Fonio al profumo di mareIl pesce spada e gli scampi freschi accompagnano uno pseudocereale senza glutine ideale e ricco di nutrienti favorevoli: Il Fonio.
Omega-3, Vitamina E e Vitamina C arricchiscono la ricetta di antiossidanti e antinfiammarori per eccellenza. Inoltre è un piatto che fa un'ottima figura anche in occasioni speciali! |
Insalatina di seppie con erbe aromaticheUn secondo coloratissimo in cui le seppie vengono servite con peperoni gialli e rossi ricchi in carotenoidi, ma anche con pomodori, arance e limoni con erbe aromatiche fresche come salvia, mentuccia e basilico. Un secondo senza glutine pronto in meno di mezz'ora, bilanciato e salutare adatto a tutta la famiglia
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Polpo in umido con riso venereLe proteine del polpo, i carboidrati del riso venere, le fibre di melanzane e zucchine e i grassi dell'olio extravergine di oliva, bilanciano questo piatto di pesce rendendolo un piatto "unico" nel suo genere. In modo semplice e naturale otteniamo un mix di polifenoli, vitamine, fibre, antiossidanti e tutti i nutrienti indispensabili in un pasto bilanciato.
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MAre in insalataCalamari, gamberi e ciuffi di calamari, ecco un secondo di pesce vivace e fresco. infatti il melone dona la giusta acidità e freschezza, ma anche caroteni e vitamine a questo piatto che può essere servito anche come antipasto. Molto veloce da preparare grazie anche all'utilizzo della pentola a pressione.
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Calamari 8 minutiSe ti sembra impossibile cucinare in poco tempo un vero piatto della salute vuol dire che non hai ancora provato questa ricetta.
Io l'ho servita come antipasto, ma è ottima anche come secondo o per condire un buon piatto di pasta. Bastano 100 gr di calamari, della cipolla rossa, olive verdi e un po' di zenzero per ottenere un risultato strepitoso in meno di dieci minuti!! |
Alici gratinate ai semi di girasoleFai il pieno di Omega-3 con il pesce azzurro. In questa ricetta gratiniamo le alici con semi oleosi, pane senza glutine, scorze di agrumi e mirtilli. Non hai tempo? ti bastano 15 minuti?
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Spaghetti con zucca e vongoleQuesto piatto di spaghetti l'ho ideato per il menù di Natale 2018 e il guanciale croccante insieme a vongole e cime di rapa, suonava una melodia incantevole!!
Perché è un piatto salutare? Contiene i carotenoidi della Zucca, il ferro delle vongole, i folati delle cime di rapa e il gusto della cucina italiana. Che ne dici di provare a servirlo ai tuoi ospiti? |
Cous cous con carote rosse e ricciola al fornoOgni tanto utilizzare un piatto unico è divertente, si risparmia tempo, energia e calorie. Infatti il piatto unico è tendenzialmente in grado di saziarci prima e di conseguenza mangiamo meno.
In questa ricetta mi sono divertita a giocare coi colori delle carote rosse, dell'avocado e del sedano, aggiungendo qualche goccia di aceto di sidro di mele. |
Smeriglio in umido con broccolo romanescoSmeriglio, Squalo o Palombo il tipo di pesce utilizzato in questa ricetta non è "il solito pesce" anzi, il suo sapore ricorda vagamente la carne di pollame.
E' un pesce abbordabile nel prezzo e povero in calorie, adatto quindi a chi è a dieta. Aggiungiamo Licopene grazie al pomodoro e Vitamina E grazie all'olio evo. Il broccolo invece aggiunge fibre, minerali e proteine vegetali inoltre, come tutte le crucifere, il broccolo fornisce folati e polifenoli. |
Bruschetta ricca con tonnoNon è sempre domenica e non è sempre Natale, una volta ogni tanto possiamo spegnere i fornelli e preparaci una bruschetta in santa pace, aggiungendo se vogliamo un po' di salsa allo yogurt con senape o erba cipollina o aneto.
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Fonti:
https://www.corriere.it/speciali/alimentazione/set_cibo10.html
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/cuocere-gli-alimenti-il-pesce
https://www.salepepesicurezza.it/?s=conservare+il+cibo&paged=2
https://www.corriere.it/speciali/alimentazione/set_cibo10.html
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/cuocere-gli-alimenti-il-pesce
https://www.salepepesicurezza.it/?s=conservare+il+cibo&paged=2